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20 Settembre 2024
Content Marketing

Tipi di Contenuti da postare e da evitare caso per caso

Tipi di Contenuti da postare e da evitare caso per caso
20 Settembre 2024
Content Marketing

Libero Professionista, Azienda B2C/B2B, il No Profit e Istituzione Pubblica

Quando si parla di contenuti, si fa riferimento a tutto ciò che un’azienda o un professionista crea e distribuisce con l’obiettivo di informare, intrattenere, coinvolgere o persuadere un pubblico. I contenuti possono assumere molte forme: articoli di blog, post sui social, video, podcast, infografiche, case study, e-book, newsletter, e molto altro. La scelta dei contenuti da creare dipende dal contesto, dagli obiettivi e dal target di riferimento, e va differenziata tra chi si occupa di personal branding, come Consulenti e Liberi Professionisti, aziende B2B o B2C, Aziende No Profit e Pubblica Amministrazione.

Vediamo una carrellata veloce con alcune linee generali, che ti possono aiutare a migliorare la tua immagine professionale ed evitare di perdere credibilità (e clienti). 

NOTA: Ogni caso va studiato a sé, i canali e il formato indicati devono adattarsi alla strategia di contenuti della singola realtà, ma questo elenco è un buono spunto da cui partire per farsi alcune domande.

Personal Branding (Libero Professionista o Consulente)

Nel personal branding, l’obiettivo è quello di creare una connessione diretta con il pubblico e dimostrare le proprie competenze, la propria autenticità e il valore unico che si può offrire. Quindi i contenuti devono mettere in evidenza la persona dietro il professionista, costruendo fiducia e credibilità, senza minarne la professionalità.

Contenuti da creare:

– Articoli o post su LinkedIn: approfondimenti su argomenti rilevanti nel tuo settore, che dimostrano expertise e pensiero critico.

– Video brevi o reel: su Instagram o TikTok per mostrare la tua personalità e condividere consigli pratici o esperienze.

– Testimonianze o casi di studio: condividere storie di clienti soddisfatti, che dimostrino i risultati ottenuti grazie al tuo supporto.

– Podcast o interviste: partecipare come ospite in un podcast o creare il proprio per discutere temi chiave del settore.

– E-book o guide: offrire contenuti formativi su argomenti di nicchia, che risolvano un problema specifico del target.

Contenuti da evitare:

– Messaggi troppo promozionali: il personal branding si basa sulla creazione di fiducia, quindi i contenuti puramente pubblicitari o “troppo autoreferenziali” rischiano di allontanare.

– Temi non rilevanti: argomenti non connessi con la tua professione, che distraggono il pubblico o danneggiano la percezione di professionalità, come foto in posa in costume da bagno, in palestra o con la tua nuova fiamma, a meno che tu sia un’influencer. Ma abbiamo visto come è finita coi Ferragnez.

Aziende B2B

Nel contesto B2B, il contenuto deve educare e convincere un pubblico altamente informato e razionale, dove la decisione d’acquisto è spesso basata su dati concreti e Ritorno d’investimento (ROI). Qui, i contenuti devono evidenziare l’esperienza e la capacità di risolvere problemi specifici per altre aziende.

Contenuti da creare:

– Case study dettagliati: raccontare progetti di successo che dimostrano come la tua soluzione ha risolto problemi per altri clienti B2B.

– White papers e report: fornire analisi approfondite su tendenze di mercato, novità normative o innovazioni tecnologiche nel settore.

– Webinar e workshop: offrire eventi educativi online che mostrano competenza e facilitano il contatto con potenziali clienti.

– E-mail marketing segmentato: inviare newsletter che condividono articoli, analisi di settore, aggiornamenti e offerte personalizzate.

– Articoli di blog tecnici: che rispondono a problematiche complesse o spiegano nuovi approcci e soluzioni nel settore di riferimento.

Contenuti da evitare:

– Contenuti generici o superficiali: i clienti B2B cercano contenuti approfonditi e di valore, quindi post o articoli troppo generici non attraggono l’attenzione desiderata.

– Intrattenimento fine a sé stesso: a meno che non abbia un forte legame con il tuo brand, l’intrattenimento è meno rilevante rispetto all’educazione o all’analisi in questo contesto.

Aziende B2C

Nel B2C, i contenuti devono attirare l’attenzione, generare emozione e creare un collegamento personale con il prodotto o il servizio. Il pubblico B2C cerca contenuti che siano immediati e coinvolgenti, che spieghino rapidamente il valore del prodotto.

Contenuti da creare:

– Video promozionali brevi e accattivanti: spot pubblicitari, reel o TikTok che mostrano il prodotto in uso, risolvendo un problema o migliorando la vita del consumatore.

– Recensioni e testimonianze: video o testi che mostrano consumatori reali che parlano dei vantaggi del prodotto.

– Influencer marketing: collaborazioni con influencer che usano e promuovono il prodotto in modo naturale e autentico.

– Concorsi e giveaway: promozioni che incoraggiano la condivisione e l’engagement sui social media.

– E-mail marketing personalizzato: offerte speciali, sconti, lancio di nuovi prodotti che mantengono alta l’attenzione del cliente.

Contenuti da evitare:

– Informazioni troppo tecniche o complesse: il pubblico B2C vuole capire subito il beneficio di un prodotto, quindi contenuti complicati o troppo tecnici rischiano di annoiare o confondere.

– Contenuti troppo istituzionali: comunicazioni fredde o formali allontanano i consumatori, che preferiscono un linguaggio più personale e coinvolgente.

Marketing Contenuti

No Profit e Istituzioni Pubbliche

Anche le organizzazioni no profit e le istituzioni pubbliche devono adottare strategie di contenuto mirate. In questo caso, l’obiettivo è informare e sensibilizzare il pubblico su tematiche sociali o far capire l’impatto delle proprie attività.

Contenuti da creare:

– Storie di impatto: raccontare le storie di chi ha beneficiato dei progetti o servizi dell’organizzazione.

– Report: dati e analisi su come i fondi o gli sforzi dell’organizzazione hanno fatto la differenza.

– Campagne di sensibilizzazione: video o grafiche che toccano corde emotive, mobilitando il pubblico a sostenere una causa.

Contenuti da evitare:

– Messaggi confusi o non trasparenti: il pubblico vuole sapere dove vanno i soldi o quali risultati sono stati raggiunti, quindi evitare la vaghezza è cruciale.

Le foto in costume da bagno? Si se sei un personaggio pubblico, un/a personal trainer o un/a mannequin.

Un consiglio per non sbagliare: punta su contenuti Tecnici

Puntare su contenuti tecnici è una delle strategie più efficaci per posizionarti come esperto nel tuo settore e attirare nuovi clienti, soprattutto nel B2B o nel contesto di consulenza e professionisti. Questi contenuti non solo dimostrano la tua competenza, ma forniscono valore tangibile a chi li legge o li consulta. Ma quali sono i contenuti tecnici su cui concentrarsi e, soprattutto, come crearli per renderli davvero utili e interessanti?

 

Esempi di Contenuti Tecnici

Ecco alcuni esempi concreti di contenuti tecnici che possono supportare la tua strategia di marketing:

 

  • Case Study: Raccontare casi reali di successo, dimostrando come hai risolto un problema specifico per un cliente. È una prova tangibile del valore che puoi offrire.
  • White Paper: Documenti approfonditi che analizzano tendenze, tecnologie o soluzioni, ideali per fornire informazioni di alto livello a decision maker aziendali.
  • Video Tutorial: Video pratici che mostrano come utilizzare un prodotto o risolvere un problema. Sono particolarmente efficaci per spiegare concetti complessi in modo visivo e accessibile.
  • Articoli formativi approfonditi: Articoli che esplorano in profondità un argomento rilevante per il tuo settore, fornendo consigli pratici e soluzioni innovative.
  • Guide dettagliate: Manuali passo-passo che aiutano i clienti a navigare in problematiche specifiche, spesso utilizzati per prodotti tecnici o processi complessi.
  • Q&A (Domande e Risposte): Risposte dettagliate alle domande frequenti dei tuoi clienti, o sessioni in cui gli esperti del settore condividono il loro know-how.
  • Novità dal mercato: Condividere aggiornamenti e trend del settore in cui operi, con un focus sull’analisi e l’applicazione pratica delle novità.
  • Statistiche e dati di mercato: Report statistici e infografiche che mostrano numeri chiave del settore, indispensabili per prendere decisioni informate.

 

Come Creare Contenuti Tecnici Efficaci?

Affinché i tuoi contenuti tecnici abbiano successo, devono essere non solo informativi, ma anche accessibili e coinvolgenti per il tuo pubblico di riferimento. Ecco alcune domande chiave che dovresti porti prima di iniziare a creare:

 

  1. Rispondono alle domande dei tuoi clienti?

   Il contenuto deve affrontare le preoccupazioni e le curiosità del tuo target. Se non risponde a una domanda specifica, rischi di perdere rilevanza.

  

  1. Risolvono problemi reali?

   Devi fornire soluzioni concrete ai problemi che i tuoi clienti affrontano quotidianamente. Questo tipo di approccio li aiuterà a percepire il valore immediato di ciò che offri.

  

  1. Rispondono alle necessità pratiche del target?

   I contenuti tecnici migliori sono quelli che risolvono un’esigenza specifica. Concentrati su ciò che è veramente utile e implementabile.

 

  1. Offrono soluzioni pratiche e concrete?

   Un buon contenuto tecnico non deve rimanere a livello teorico, ma deve proporre soluzioni applicabili e misurabili. Fornisci passaggi chiari e processi pratici.

 

  1. Dimostrano la tua competenza?

   I contenuti tecnici devono essere un’estensione del tuo know-how. Usa i contenuti per mostrare esperienza, ma anche per dare un’idea della tua capacità di affrontare sfide complesse.

 

Strategia a Lungo Termine

Diventare un esperto riconosciuto nel tuo campo non avviene dall’oggi al domani. Serve una Strategia di Contenuti ben pianificata e costante. In pochi mesi, se ben eseguita, questa strategia può aiutarti a costruire una reputazione solida, accrescere la tua visibilità e attrarre nuovi clienti.

 

 

Creare contenuti significa dare valore al proprio pubblico, dimostrare competenza e costruire una relazione. Come scrivevo all’inizio, è fondamentale adattare i contenuti al contesto e alla tua strategia di Content Marketing. Il modo in cui costruisce un articolo per il personal branding un libero professionista sarà diverso da come creerà contenuti un’aziendale B2B o B2C. Nel personal branding, l’autenticità e la personalità devono emergere chiaramente, mentre nel B2B l’educazione e la risoluzione dei problemi sono cruciali, e nel B2C conta l’immediatezza e l’emozione.

 

Scegliere e creare i contenuti giusti è la chiave per costruire una comunicazione efficace, che dia valore e attragga l’attenzione giusta. La chiave è focalizzarsi sulla rilevanza, la qualità e l’impatto sul pubblico target.

 

Per approfondire puoi visitare la pagina Marketing dei contenuti. Contenuti per attrarre e fidelizzare i clienti https://www.michelasevergnini.it/marketing-dei-contenuti/

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Sono Michela Severgnini, Consulente Marketing per Piccole Medie imprese e Professionisti, specializzata in Strategia di Marketing e Contenuti. Identifico le criticità che frenano la crescita della tua realtà e propongo nuove Strategie per uno sviluppo costante e sostenibile.

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